Pubblico di seguito la lettera di un cittadino che espone una tra le problematiche più gravi del territorio e che andrebbe affrontata con decisione dalle Istituzioni, Comune di Ardea compreso:
Gentile sindaco di Ardea,
gentile Prefetto di Roma,
gentile comandante della G.d.F. di Roma,
vengo al nocciolo della questione che intendo sottoporvi: il mancato rispetto della legalità e la latitanza dei controlli nel litorale romano in generale, nel tratto di costa di Tor San Lorenzo lido nello specifico, visto che da 8 anni ho avuto l'ardire di acquisire un monolocale in tale località, con l'intento di passare delle serene vacanze con la mia famiglia. La qualità delle acque di questo tratto di litorale è notoriamente insufficiente da anni, e quindi non mi lamento che persista lo stato di fogname acqueo. L'unica cosa decente che aveva Tor s. Lorenzo lido e zone limitrofe (Marina di Ardea, Lido dei Pini, Lavinio) era questa bellissima, lunghissima, amplissima spiaggia di sabbia morbida, nella quale i vacanzieri potevano tranquillamente sostare con le loro famiglie e amici e passarci delle serene giornate di relax e di svago, dedicarsi ai giochi con i propri figli, fare delle salutari passeggiate lungo il bagnasciuga. Ahimè, purtroppo la criminale inerzia ed ignavia delle autorità preposte a garantire il mantenimento di questo status-quo hanno fatto sì che anche questa unica fonte di piacere ci sia stata derubata. Vengo al punto. Che il fenomeno del commercio illegale sia una piaga italiana comune a tutte le latitudini è cosa nota; che d'estate le spiagge di ogni provincia italiana siano assalite da un autentico esercito di cosiddetti vù cumprà, è anch'essa cosa nota e risaputa; che le autorità italiane assistano impotenti a questo scempio di legalità e di degrado è materia da codice penale, che spero un giorno un qualche giudice si svegli e si ricordi che certe azioni non sono facoltative, ma obbligatorie per legge. Ma quest'anno si è decisamente superato il limite e la situazione è diventata intollerabile! Ed è ora che chi può e deve, agisca!Infatti, al continuo ed ininterrotto passaggio dei singoli venditori dotati ognuno del proprio zaino o borsone ci siamo abituati, e ci sottoponiamo con pia rassegnazione a questo stillicidio di illegalità e di molestie. E passi. Ma che si sia passati dal borsone al carretto con un intero negozio trasportato sopra proprio no!Non penso che vi sia sfuggito (anzi, ne sono certo), che alcuni di questi venditori illegali, avendo constatato l'esistenza della licenza a delinquere sulla spiaggia, abbiano buttato lo zainetto, il borsone, la valigetta e siano diventati imprenditori di interi supermercati illegali. Su tutto il bagnasciuga del tratto di litorale segnalatovi è un traffico ininterrotto di carretti, ferri portati a spalla, giganteschi cellophan messi a terra pieni zeppi di roba e trainati da 2, 3 persone contemporaneamente: per quanti ne sono sembra di stare sull'Autosole in un sabato agostano! Tutto il bagnasciuga è interamente occupato da lorsignori; la vista del mare è completamente oscurata da questi negozi abusivi, non possiamo più passeggiare tranquillamente, non possiamo più far fare i castelli di sabbia ai nostri bambini, è diventata zona off-limits. Se qualche bagnante ha l'ardire di stendere il telo-mare troppo vicino al passaggio di questi gentili signori, con arroganza e protervia ti impongono di alzarti ed andare verso l'interno, come mi è già accaduto; una signora anziana, investita dalle ruote di uno di questi carretti, per essersi lamentata con il guidatore (?) ed avendolo invitato a fare attenzione, per tutta risposta si è beccata un ceffone!Il caro Cicerone ci ha tramandato la famosa frase: perché dovete abusare della nostra pazienza? Quand'è che vi ricorderete dei doveri insiti nel vostro incarico e nei vostri doveri di ufficio ed interverrete? Ci sarà un giorno, basta anche uno solo, che dedicherete a questi sacrosanti controlli di legalità in spiaggia? Che dobbiamo fare?
Sarebbe sufficiente mandare uomini e mezzi la mattina, intorno alle 8, laddove giungono nei posti di ritrovo questi imprenditori abusivi con macchine e furgoni, scaricano la mercanzia e la montano sui carretti. Di media, ogni 500 metri di litoranea, là dove c'è l'accesso al mare, si radunano questi signori: ad esempio, uno di questi ritrovi è sulla strada prospiciente lo stabilimento - ristorante "la venere in bikini", sulla spiaggia all'altezza del fungo; un altro punto di arrivo e assemblaggio è proprio all'altezza della torre che dà il nome a Tor S. Lorenzo. Ma sono arcisicuro che i locali comandi dei vigili urbani, dei carabinieri, della polizia, della guardia di finanza li conoscono perfettamente.
Scusate del disturbo,
Stefano C.